INTRODUZIONE

A livello del gomito potremmo distinguere:

  • Una instabilità maggiore conseguenza di un violento trauma distorsivo capace di lesionare gli stabilizzatori ligamentosi del gomito (evento non frequente e di solito appannaggio del sesso maschile).
  • Una instabilità minore paragonabile alla spalla, legata ad una sorta di lassità del tessuto capsulare della articolazione omeroradiale sicuramente meno congruente a livello dei capi ossei rispetto alla articolazione omeroulnare altamente congruente e sicuramente meno esposta a lassità.
  • Questa situazione biomeccanica porta ad una situazione di aumentata tensione inserzionale degli epicondiloidei e conseguente sintomatologia da epicondilite in realtà legata alla lassità di base e capace di evolvere in una sorta di urto ripetuto del capitello radiale sul capitulum omerale che può condurre alla formazione di focolai di osteocondropatia in fase avanzata visibili in RM.

Possiamo dunque distinguere due gruppi di epicondilite: uno legato alla lassità capsulare tipico del sesso femminile ed uno da sovraccarico funzionale in tensione a livello della inserzione degli epicondiloidei tipica del sesso maschile e dei lavoratori manuali o dei tennisti.

IL TRATTAMENTO

A livello sintomatico è sempre utile consigliare esercizi di stretching oltre a migliorare l’ergonomia del gesto lavorativo piuttosto che sportivo.

Nelle epicondiliti da sovraccarico funzionale ribelli al trattamento può essere indicato il processo di distacco degli epicondiloidei.

Mentre nelle epicondiliti secondarie a lassità può accadere che il trattamento #fisioterapico incentrato su stretching ed esercizi di potenziamento muscolare isometrico degli epicondiloidei e dei flessopronatori non conduca a risultato…

Ecco perchè da pochi anni eseguiamo un semplice intervento, ambulatoriale e in anestesia locoregionale, di plastica capsulare esterna artroscopica volto ad aumentare la congruenza articolare.

In sostanza si crea una plicatura capsulare alla omeroulnare capace di aumentare immediatamente la congruenza articolare con conseguente diminuzione della lassità di partenza.

I benefici di questo rapido e semplice intervento sono immediati e si mantengono nel tempo!

LE CONCLUSIONI

Come nella spalla anche nel gomito, a mio parere, isolati tentativi di #terapia #biologica non sono indicati.

Così come tecniche di needling o terapia con onde d’urto…piuttosto da affiancare a fisioterapia.

Capita spesso di trattare pazienti, specie di sesso femminile, che lamentano algie spesso subentranti e spontanee a livello di:

  • Spalla
  • Gomito
  • Trapezio-Metacarpale

La spalla interessata è spesso la dominante mentre a livello di gomito e mano il distretto articolare dolente è spesso il non dominante.

Esiste quindi un denominatore comune in questi soggetti che è la lassità capsuloligamentosa che conduce i vari livelli articolari menzionati a problematiche che possono diventare invalidanti se non adeguatamente trattate!