E molto frequente nel sesso femminile tanto da essere ritenuto la prima causa di dolore spontaneo, spesso bilaterale anche se con intensità differente, riferito al ginocchio in donne di giovane età.

La rotula, per sue alterazioni di forma congenita ma soprattutto a seguito di alterazioni di torsione dello sviluppo femorale, non è stabile in flesso-estensione nel solco trocleare tra i due condili femorali arrivando anche a sub-lussarsi o lussarsi ripetutamente con conseguente pregiudizio funzionale e dolore da danno cartilagineo secondario.

La giovane donna è condizionata durante la discesa di scale o piani inclinati!

 

La fisioterapia può fare ben poco per le pazienti che ne soffrono, per cui quando l’instablità soggettiva si accompagna anche a dolore subcontinuo riferito alla regione anteriore del ginocchio, bisogna rendere stabile e centrata la rotula.

Esiste la possibilità di creare un rinforzo del ligamento patello-femorale mediale sostituendolo con tendine donatore da cadavere o da autoinnesto (semitendine).

Oppure si può riallineare l’intero apparato estensore spostando medialmente di circa un centimetro, con apposito intervento, la tuberosità tibiale anteriore su cui si inserisce il tendine rotuleo fissandola nella nuova posizione con due viti.

Questo intervento, da me preferito, è stato introdotto negli anni novanta ed è definito di Elsmlie – Trillat.

Il fatto che sia ancora oggi tra le tecniche più usate nel trattamento della instabilità rotulea tra le innumerevoli proposte rende doveroso omaggio ai due autori della metodica!